Come tutti sappiamo, il D.P.C.M. 22 marzo 2020 ha stabilito lo stop di tutte le attività produttive non indispensabili per il paese. Fermo restando che, grazie a questo decreto, abbiamo scoperto che le nostre attività professionali sono indispensabili, rimane da capire se e quali cantieri/attività produttive possono/devono rimanere attivi.
In questo periodo in cui molti di noi sono costretti a ridurre notevolmente attività e spostamenti, sia per lavoro che per formazione/aggiornamento, può essere opportuno approfittare delle opzioni offerte gratuitamente online da ditte del settore, alcune delle quali molto prestigiose. Sul sito https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/ sono aggiornate quotidianamente le offerte di attività/forniture gratuite, che vengono inserite previa valutazione dell'Agenzia per l'Italia Digitale (iniziativa del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus grazie a soluzioni e servizi innovativi).
Dopo il documento della Rete delle Professioni Tecniche, che abbiamo già preso in considerazione nei giorni scorsi, il Vademecum dell'Ordine degli Ingegneri di Roma, il saggio e ponderato articolo del geom. Stefano Farina (Consigliere Nazionale AIFOS) pubblicato su PuntoSicuro e la circolare della Regione Friuli Venezia Giulia che autorizza la sospensione dei cantieri nei quali non è possibile garantire condizioni di assoluta sicurezza, è stato pubblicato ieri un Protocollo Ministeriale e le relative regole che caricano imprese e CSE, in forma ufficiale, di gravose responsabilità.
Dopo n decreti ministeriali che hanno affrontato le casistiche di luoghi di lavoro diversi dai cantieri, dopo le sollecitazioni di ANCE alla chiusura dei cantieri edili e di ingegneria civile, la Rete Professioni Tecniche (ovvero l'associazione che a livello nazionale rappresenta quasi tutti noi coordinatori, vedi qui) ha inviato il 13 marzo u.s. un comunicato al presidente Conte in cui chiarisce i comportamenti che, come tecnici, dobbiamo tenere nella nostra attività di cantiere in relazione al COVID-19.
Sul sito del Ministero della Difesa, a questa pagina, oltre ad alcuni documenti di analisi dei ritrovamenti di ordigni inesplosi nel periodo 2010-215, è pubblicata la nuova Direttiva Tecnica per la bonifica bellica sistematica terrestre. Dal momento che la sua riproduzione è vietata, nel seguito analizziamo le differenze rispetto alla analoga direttiva 2015, rinviando alla sua lettura per una compiuta comprensione del documento.